Ecco come ridurre al minimo la valigia per bambini e non solo.
Credo di sapere dove è nata in me l’idea di minimalismo, in viaggio e non solo: a vent’anni, a zonzo per l’Inghilterra trasportando una valigia di vecchia generazione straripante di cose inutili, libera come l’aria, in compagnia della mia amica Ila.
Preso il diploma mi sono presa un anno semi-sabbatico, culminato con un’estate da trascorre a Oxford a lavorare. Anzi no, a tentare di lavorare, visto che per il periodo dell’anno e la brevità del nostro soggiorno non trovammo nessun impiego. Dato che a casa non aveva senso tornare decidemmo di creare un itinerario e muoverci per un mese, in pullman (il treno era troppo caro) per l’Inghilterra, tanto ormai siamo qui. Tutto bello, tutto nuovo ed eccitante, tranne un problema: la valigia.
Prima di partire non prevedendo di muovermi avevo portato con me tutto il guardaroba, estivo e invernale intendo, e una serie di oggetti che sarebbero state inutili anche a casa: una confezione da cento cottonfioc, venti flaconcini monodose di collirio (io non ho mai usato il collirio in vita mia), un epilatore elettrico (non commentate, vi prego), le fotografie della mia famiglia fino alla terza generazione. A fine vacanza, a forza di trascinarmi quella folle valigia, avevo le vesciche alle mani, non esagero.
“Mai più” mi ero detta. “Torno a casa e butto tutto ciò che non è indispensabile”. Detto e fatto. Qualche anno dopo in un viaggio on the road di undici giorni in Svezia e in Danimarca portai con me solo il bagaglio a mano, e non me ne pentii: avevo imparato la lezione. (Poi è arrivata Marie Kondo ed è stato il colpo di grazia per gli oggetti di casa mia, ma quella è un’altra storia.)
Ovviamente, viaggiare con il minimo indispensabile richiede un certo allenamento e un po’ di tattica, ma non ve ne pentirete: risparmierete energie, tempo e, se viaggiare in aereo, anche soldi, dato che spesso il bagaglio in stiva si paga e nemmeno poco. Ecco i miei consigli per preparare la valigia per bambini e non solo con un tocco di minimalismo.
Valigia per bambini. Ora vi spiego i trucchetti che ho imparato da quella ingenua ventenne con le vesciche alle dita delle mani per ridurre il bagaglio all’osso e affinato col tempo per preparare i miei bagagli e quelli dei bambini, in particolare se viaggiamo in aereo. Le ho distinte in categorie, per semplicità;
Questo, ora che siamo in quattro e i bambini si sporcano per otto, mi permette anche di sopravvivere alle lavatrici del rientro. Cerco capi comodi e versatili: non saremo il massimo in quanto a stile, ma noi viaggiamo spesso con i pantaloni impermeabili da montagna, io in versione con zip al ginocchio. Si asciugano in un attimo, sono comodi come una tuta per i lunghi viaggi, sono morbidi e quelli con zip fungono sia da bermuda sia da pantalone lungo… io li trovo geniali;
Io preparo sempre la valigia con due giorni di anticipo e la lascio aperta, così da vedere il contenuto. Il giorno successivo la controllo e cerco di togliere qualcosa. Prima di chiudere le valigie tolgo ancora qualcosa.
Questo vale in particolare per i vestiti dei bambini, ho sempre paura che non bastino mai vista la loro capacità di sporcarsi. Per ora comunque non è mai capitato di rimanere senza nulla da mettere!
Questa era la testimonianza di Angela sul minimalismo in valigia per bambini e non. Direi proprio di essere come lei, stessi punti e condivisi a pieno. Potete trovare altri consigli scritti da me qui Viaggiare con bambini. Se siete interessati al tema valigia per bambini potete trovare una lista scaricabile per la montagna qui e una per il mare qui.
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